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Acque reflue, un rischio per la salute umana.

News pubblicata in data: 5 Settembre 2023

Il trattamento efficace delle acque reflue, derivanti dalle nostre attività quotidiane e industriali, è essenziale per salvaguardare l’ambiente e la sanità pubblica. In questo articolo, approfondiremo il ciclo del trattamento dell’acqua, sottolineando il ruolo degli impianti di depurazione e il potenziale impatto delle acque reflue sulla salute e l’ambiente.

Gli impianti di depurazione sono cruciali per il trattamento delle acque reflue prima del loro rilascio nell’ecosistema.

Il processo si divide in quattro fasi principali: preliminare, primario, secondario e terziario.

La fase preliminare rimuove oggetti galleggianti e sostanze solide più grandi, come foglie, stracci, sabbia, carta e sostanze oleose.

Successivamente, la fase primaria elimina i solidi sedimentabili e residui galleggianti tramite sedimentazione.

La fase secondaria, o trattamento biologico, utilizza microrganismi per decomporre la sostanza organica instabile in anidride carbonica, acqua e biomassa, riducendo l’inquinamento organico.

La fase terziaria rimuove i composti di azoto e fosforo attraverso la denitrificazione e la defosfatazione, garantendo una maggiore pulizia dell’acqua reflua.

Tutto bene fin qui, ma arriviamo ora alla problematica principale: la presenza di residui di antibiotici nelle acque reflue. Questi residui possono persistere anche dopo i processi di trattamento, accumulandosi e potenzialmente infiltrandosi nell’ambiente tramite fiumi, laghi, mari o percolazione nel terreno.

Ma dove sta il problema direte voi?  Be, oltre al fattore di inquinamento chimico dovuto ai residui degli antibiotic, nelle acque reflue albergano una certa varietà di specie batteriche, molte delle quali possono rappresentare un rischio per la salute umana se rilasciati nell’ambiente. Studi condotti hanno evidenziato una contaminazione fecale delle acque superficiali e la presenza di batteri resistenti agli antibiotici.

È quindi importante sottolineare che gli impianti di depurazione possono diventare serbatoi di ceppi batterici antibiotico-resistenti, contribuendo alla loro diffusione nell’ambiente. Questi batteri possono trasmettere la resistenza agli antibiotici a diverse specie, incluse quelle patogene per l’uomo.

Pertanto, è imperativo adottare misure preventive adeguate per limitare i rischi associati alle acque reflue. Queste possono includere l’interruzione dell’irrigazione dei campi prima del raccolto, l’adozione di tecnologie di trattamento avanzate e l’implementazione di buone pratiche di lavorazione. Ricordiamo che le acque reflue possono anche essere utilizzate come fertilizzanti per i terreni agricoli. Tuttavia, è fondamentale monitorare la qualità dell’acqua utilizzata per evitare la diffusione di batteri resistenti agli antibiotici e salvaguardare la salute umana.

Gli impianti di depurazione delle acque reflue attuali svolgono un ruolo fondamentale, ma non possono eliminare completamente gli inquinanti e i batteri resistenti agli antibiotici. L’adozione di misure preventive è quindi cruciale per mitigare l’impatto delle acque reflue su ambiente e salute.