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Batteri nell’acqua. Siamo sicuri sia potabile?

News pubblicata in data: 20 Settembre 2023

Mentre sorseggiamo un bicchiere di acqua dal rubinetto, potrebbe essere l’ultima cosa che ci viene in mente: ci sono batteri nell’acqua potabile? Come abbiamo visto recentemente a Pescara, la questione della contaminazione dell’acqua può essere più reale di quanto crediamo. Novembre 2022: diversi comuni di Pescara hanno dovuto affrontare una sfida significativa, il divieto di utilizzare l’acqua potabile a causa della presenza di un batterio, il Clostridium perfringens. Ciò ha coinvolto circa 60.000 persone e ha messo in luce la questione della sicurezza dell’acqua potabile. Ma cosa significa esattamente quando parliamo di batteri nell’acqua?

I batteri sono organismi microscopici presenti in quasi tutti gli ambienti. Molti di essi sono innocui o addirittura benefici, ma altri possono causare malattie. Nel caso specifico del Clostridium perfringens, si tratta di un batterio Gram-positivo che può causare problemi gastrointestinali se ingerito.

La presenza di questo batterio nell’acqua di Pescara non è un fenomeno nuovo. Già nel 2021, oltre il 10% della popolazione di San Valentino in Abruzzo Citeriore è stato colpito da una gastroenterite causata dal Clostridium perfringens. Questo suggerisce che c’è un problema persistente con la sicurezza dell’acqua in alcune aree.

E come abbiamo visto a Pescara, anche l’infrastruttura di distribuzione dell’acqua può avere un ruolo chiave soprattutto per portate e dimensioni di una certa grandezza(Città o metropoli ancora di più).

Clorazione: una soluzione (im)perfetta?

La clorazione è un metodo comune per la disinfezione dell’acqua potabile che si effettua a monte dell’acquedotto. Tuttavia, come dimostrano i fatti, non è una soluzione al 100% affidabile. A quanto pare il Clostridium perfringens può sopravvivere al trattamento con cloro o insinuarsi nelle condutture dopo il trattamento, il che significa che potrebbe ancora essere presente nell’acqua che beviamo.

Di fronte a questi problemi, cosa possiamo fare per garantire la potabilità e la sicurezza dell’acqua nelle nostre case? Andiamo in fiducia? Continuiamo a comprare pacchi di bottigliie d’acqua? Non sono pratiche che forniscono una soluzione definitive, a meno che non trattiamo l’acqua “casa per casa”. Esistono ad oggi sistemi di filtraggio più o meno efficaci in questo settore ma nessuno prima d’ora utilizzava i campi elettrici pulsati per trattare l’acqua e garantirne la potabilità microbiologica.

Forse dovremmo cominciare a pensare di prendere parte al miglioramento della qualità dell’acqua ma partendo da casa nostra stavolta.

Un impegno per l’acqua pulita

In conclusione, la questione dei batteri nell’acqua è una sfida complessa che richiede un’azione su più fronti. Non solo abbiamo bisogno di infrastrutture di distribuzione dell’acqua più affidabili, ma anche noi dovremmo adottare metodi di trattamento dell’acqua più efficaci e di tecnologie che ci aiutino ad utilizzare e restituire un’acqua migliore.

Ricordiamo sempre che l’acqua è una risorsa preziosa e non inesauribile. Oggi più che mai, abbiamo bisogno di un uso sostenibile dell’acqua. Insieme, possiamo fare la differenza.

Fonte: ANSA.it; Quifinanza.it